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Ottavo mese consecutivo a chiudere con un passivo a doppia cifra, febbraio ha registrato un -22,6% sullo stesso mese del 2021: 110.869 le immatricolazioni, che portano il cumulato del primo bimestre a quota 218.716, con un passivo sullo stesso periodo dello scorso anno quantificabile in 60mila unità (-20,7%).
Nella lettura di Unrae, attraverso le parole del presidente Michele Crisci, "nelle ultime settimane l'attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda. Ci auguriamo, pertanto, che ricomposta al più presto la crisi internazionale, il Governo possa trovare lo spazio necessario per l’emanazione del Decreto attuativo che consenta la più rapida fruizione del fondo, sia pur ridotto a 700 milioni di euro, previsto nel recente Decreto Legge Energia, per il rifinanziamento degli incentivi". 
La struttura del mercato di febbraio per utilizzatori, secondo i dati diffusi da Unrae, dice di un crollo consistente dei privati (-25,9%), di una frenata contenuta del noleggio a lungo termine (-5,7%, ma con le Top a +6,7%), dell'ulteriore caduta libera del breve termine (-44,9%) e della defaillance delle società (-9,5%). Per quanto riguarda le alimentazioni, la novità è rappresentata dalla frenata delle ibride elettriche (HEV) a -7,5% (con le mild hybrid a -10%) e delle elettriche pure (BEV) a -8,2%. Detto che prosegue il declino di benzina e diesel, che in 12 mesi sono passate da una quota di mercato complessiva del 60,3% a una del 47,5%, febbraio ha registrato una buona performance da parte del Gpl (+23,3%) e quella discreta delle ibride plug-in (PHEV, a +11,3%).
Quanto alle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, in febbraio si sono attestate a 119,1 g/Km, con un -5,3% sullo stesso mese del 2021 - ma anche con la crescita rispetto ai 118,2 g/Km di gennaio e ai 113,9 g/Km di dicembre 2021, e questo come conseguenza della contrazione delle vendite di vetture a 0 o bassissime emissioni. Un elemento che si è riflesso anche sulle immatricolazioni per fascia di CO2: la 0-20 g/Km e la 21-60 g/Km sono scese ad una quota combinata del 7,2%, mentre si è confermata consistente (68,6%) la quota della fascia 61-135 g/Km. In risalita (19,8%) quella delle auto della fascia 136-190 g/Km, in discesa (1,4%) quella oltre i 190 g/Km.
Mercato Italia - Febbraio 2022 - immatricolazioni per marca

Slittamento al 2040, i persistenti sentori del dubbio

Molti gli argomenti dell’estate, per alcuni la più calda; per altri: normalmente calda; per altri ancora: macchisseneimporta.
Detto del meteo, torniamo a parlare del tempo, quello cronologico, cronometrico e cronografico, protagonista del nostro fondo di undici mesi fa, quando ne indicavamo l’importanza per affrontare le istanze che la concorrenza cinese già allora stava generando.
Riprendiamo l’argomento grazie allo spunto offerto da Luca de Meo, orgoglio nazionale del management automobilistico.
Il 28 luglio, a margine della presentazione dei dati finanziari del Gruppo Renault, de Meo ha suggerito uno slittamento al 2040 per lo stop alla vendita dell’endotermico. Una misura che permetterebbe di “far crescere ancora il mercato dell’elettrico”, ha affermato il Ceo di Renault. Una dichiarazione basata su stime a 12 e a 17 anni che quantomeno lasciano i persistenti sentori del dubbio, nel senso che non possono che essere delle congetture, cioè giudizi relegati al rango di ipotesi. Nella successiva intervista a Quattroruote del 4 settembre, de Meo ha modificato il tiro aprendosi, giustamente, “a vari scenari”. Insomma, la casa va costruita con il regolo di piombo per avere agio di adattarsi alle asperità del momento, ma su fondamenta perfettamente in squadro e poggiate sull’assioma dell’indietro non si torna. Nessun commento ulteriore; viene solo in mente, in merito allo slittamento temporale, qualunque esso sia, l’epocale riforma del calendario voluta da Cesare (Gaio Giulio).

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