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  2 mesi 2022 2 mesi 2021 Diff. % Feb. 2022 Feb. 2021 Diff. %
Austria 31.722 33.996 -6,69 16.103 19.863 -18,93
Belgio 66.148 74.271 -10,94 32.201 36.536 -11,87
Bulgaria 3.977 3.429 15,98 1.943 1.660 17,05
Cipro 2.211 1.735 27,44 1.101 894 23,15
Croazia 5.823 6.319 -7,85 2.879 3.421 -15,84
Danimarca 19.608 20.160 -2,74 10.202 9.907 2,98
Estonia 3.133 3.612 -13,26 1.409 1.630 -13,56
Finlandia 14.187 17.551 -19,17 6.303 8.175 -22,90
Francia 218.282 259.017 -15,73 115.383 132.637 -13,01
Germania 384.624 364.103 5,64 200.512 194.349 3,17
Grecia 14.072 14.455 -2,65 8.550 6.689 27,82
Irlanda 37.009 38.838 -4,71 11.986 13.698 -12,50
Italia 218.716 277.359 -21,14 110.869 143.161 -22,56
Lettonia 2.292 2.065 10,99 1.102 1.076 2,42
Lituania 4.153 4.581 -9,34 1.904 2.267 -16,01
Lussemburgo 7.009 7.489 -6,41 3.709 3.742 -0,88
Paesi Bassi 53.724 56.546 -4,99 22.860 21.617 5,75
Polonia 62.513 70.016 -10,72 33.538 37.754 -11,17
Portogallo 21.400 18.340 16,68 11.571 8.311 39,23
Repubblica Ceca 30.488 29.481 3,42 14.225 14.687 -3,15
Romania 17.953 12.901 39,16 8.616 6.897 24,92
Slovacchia 11.745 8.860 32,56 6.006 5.535 8,51
Slovenia 8.125 9.224 -11,91 3.805 4.833 -21,27
Spagna 104.480 100.238 4,23 62.103 58.277 6,57
Svezia 41.029 43.410 -5,48 21.136 22.837 -7,45
Ungheria 17.537 19.764 -11,27 9.449 10.896 -13,28
Unione Europea (UE) 1.401.960 1.497.760 -6,40 719.465 771.349 -6,73
EU14* 1.232.010 1.325.773 -7,07 633.488 679.799 -6,81
EU12 169.950 171.987 -1,18 85.977 91.550 -6,09
Islanda 1.700 1.133 50,04 816 554 47,29
Norvegia 16.104 20.988 -23,27 8.147 10.687 -23,77
Svizzera 32.505 31.261 3,98 16.606 16.131 2,94
EFTA 50.309 53.382 -5,76 25.569 27.372 -6,59
Gran Bretagna 174.081 141.561 22,97 58.994 51.312 14,97
Totale EU + EFTA + GB 1.626.350 1.692.703 -3,92 804.028 850.033 -5,41
             
*i dati di Malta non sono attualmente disponibili            
Dati al 17/03/2022            

Il vero virus globale si chiama infodemia

Cambiamo argomento. Intanto nel mondo l’auto elettrica sta facendo il suo corso: è forte, ce la farà. Da noi non resta che la soluzione della vigile attesa.
Parliamo invece dell’idea, molto ceo capitalista, di influenzare il consumatore: un processo con implicazioni antropologiche ancora da scoprire. Così, mentre si fa più consistente la convinzione che la libertà abbia gli stessi sentori di una biblioteca, altrettanto forte è la presa di coscienza che far scorrere immagini su uno schermo sia come trovarsi di fronte a un orizzonte indistinto, un inafferabile flusso di putridume, dove la stereotipizzazione di comportamenti costruiti sull’apparenza diventa linfa vitale per muovere il mondo in modo binario.
Un territorio vasto dove il consumatore è solo materia grezza, così influenzabile e propenso com’è a tracannare qualunque miscela. Quello che più conta riguarda chi produce contenuti e chi è chiamato a valutare portata, frequenza ed efficacia degli annunci. E se con l’adozione dei servizi di streaming, grazie a un’accurata profilazione, tracciare il pubblico diventa sempre di più agevole, parlando di produzione di contenuti, vanno approfonditi due concetti: il clickbait e l’agenda setting. Due modi di fare comunicazione su piani diversi, ma ugualmente basati sulla misinformazione. L’agenda setting è la teoria che ipotizza la possibile influenza dei media sull’audience in base alla scelta di notizie, allo spazio e alla preminenza loro concessa. Alla base della teoria c’è il salience transfer, cioè rendere una notizia saliente rispetto ad altre. L’esempio che tutti conosciamo riguarda le notizie titolate in modo eccessivo.

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