Panel, individuato il trend, ma la cautela resta. Diminuiscono i contatti online: -26%
Il mercato italiano dell’auto archivia il suo settimo mese consecutivo di crescita. Anche per febbraio si è trattato di un recupero a doppia cifra, il quinto consecutivo, così come era stato previsto da Unrae, che pronostica ulteriori crescite delle stesse dimensioni per i prossimi mesi. D’altro canto, anche per questa volta si è trattato di un confronto con un febbraio, quello del 2022, storicamente fra i più deboli. Il cumulato del primo bimestre 2023 registra, dunque, una crescita del 18,25%, con 258.689 nuove immatricolazioni rispetto alle 218.768 consegne del primo bimestre dello scorso anno. Nel mese di febbraio, tutti i canali di vendita in crescita, eccetto le autoimmatricolazioni (-6,4%): Privati a +2,9%, Noleggio a Lungo Termine a +54,8%, decollo verticale del Noleggio a Breve con il +147,7% e immatricolazioni a Società al +32,7%. Stessa cosa nel cumulato. Il Panel, pur individuando il trend di mercato, si era prodotto in una previsione eccessivamente cauta, +7%, forse non prendendo in considerazione il fatto che ci si continua a confrontare con il primo semestre del 2022, i cui singoli mesi hanno registrato i volumi più fiacchi degli ultimi 40 anni e più. Mese interlocutorio, febbraio, con risultati altalenanti che arrivano dalle concessionarie dei nostri Panelisti. Positiva la raccolta ordini che registra il +15,32% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma in diminuzione rispetto a gennaio 2023 del -6,75%. In calo di oltre due punti la percentuale di preventivi convertiti in ordini, passata dal 22,2% di gennaio al 19,9% di febbraio. In flessione troviamo anche il numero di vendite medie per venditore, sceso di tre unità, da 13 a 10, nell’arco di un mese. Tra le auto più vendute in concessionaria la Peugeot 208 e la Suzuki Vitara. In risalita i tempi di consegna, dai 143 di gennaio ai 145 di febbraio. Aumenta la media dei contatti che nel mese supera quota 1.000 con un sorprendente aumento di quelli realizzati per telefono, una media di 412 per concessionaria, rimangono stabili i contatti per mail (125), mentre diminuiscono i contatti online, dai 583 di media di gennaio ai 431 di febbraio. Crollo delle visite alle pagine social, attestatesi poco sopra i 1.050 clic di media. E in decisa flessione, rispetto a febbraio, appare anche la raccolta dei lead, che totalizzano una quota di 128 per concessionaria, con una conseguente diminuzione della quota di conversione in contratto, 5,47% rispetto al 16,7% del mese precedente. In risalita i giorni necessari, tra primo contatto e firma, per la risoluzione di un contratto, stimato in 19 giorni contro i 15 di gennaio. In questo scenario è confortante rilevare un ritorno alla previsione a doppia cifra per il nostro Panel. Per marzo, a parità di giorni lavorativi con lo stesso mese del 2022, il secondo peggior marzo dal 1980 con 119.547 unità, si prevede infatti una crescita dell’11,79% per circa 133.700 immatricolazioni. Positiva anche la previsione per la raccolta ordini in concessionaria, pronosticata in un +6,57%, con un moderato ricorso alle km0, previsto nell’ordine del 6,1% (a febbraio è stato del 9,3%).
Stasi pressoché totale nel panorama degli sconti riguardanti tutte le alimentazioni per le auto sul territorio nazionale, ove tutto si risolve entro il mero punto percentuale. Aumentano di pochi decimali le Benzina (+0,32 punti) e le Diesel (+0,17) mentre le auto ad alimentazione alternativa registrano un calo di quasi un punto (-0,9) rispetto a gennaio. Identica la situazione in tutte le aree geografiche riguardo veicoli a benzina e diesel, mentre le Alternative segnano un percorso altalenante tra Nord (-3,21 punti), Centro (+3,6) e Sud/Isole (+1,75).
Stabile, a livello nazionale, la situazione del Diesel, con un calo di -2,52 punti di consegne, bilanciato da una crescita degli ordini di 1,80 punti. Nel dettaglio delle aree geografiche si bilanciano anche le sostanziali diminuzioni del Sud/Isole, che lasciano sul campo ben 27 punti in meno rispetto a gennaio, sia per gli ordini sia per le consegne, con gli aumenti registrati al Centro Italia, +14,87 punti le consegne, +28,33 gli ordini, mentre le variazioni del Nord si allineano alla media nazionale.