Panel, arrivano segnali cautamente positivi. Decollo verticale delle visite sui social
Sesto mese consecutivo di crescita, e quarto a doppia cifra, per il mercato italiano dell’auto. Un semestre intero di vendite in aumento tendenziale: non succedeva da circa sei anni, dalla parte centrale del 2017. Giusto gioire, anche se la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana. Il +19% segnato a gennaio si è raggiunto, infatti, nel confronto con lo stesso mese del 2022, peggior gennaio dal 1980 a oggi. E le 107.853 unità di inizio 2023 si collocano, comunque, al quarto posto della Bottom 5 dei mesi di gennaio degli ultimi 43 anni. La previsione del Panel è stata cauta (era stato pronosticato il +10,6%), probabilmente non si è tenuto conto del giorno lavorativo in più che, calcolatrice alla mano, vale il 5% del mercato mensile. Prudenti anche le proiezioni di Unrae, per l’intero 2023 rimane confermata, infatti, la previsione già indicata nei mesi passati, 1.400.000 consegne, ma quantomeno per il primo semestre dell’anno, avendo un confronto con un semestre debole quale è stato quello del 2022, sono previste ulteriori crescite a doppia cifra. Dalle concessionarie del Panel, intanto, arrivano segnali molto positivi. Da mesi non si registrava una raccolta ordini così fiorente: +21,08% tendenziale, sul gennaio dello scorso anno, e addirittura +34,54% su dicembre 2022, anche se qui pesano, a favore di gennaio, i giorni di chiusura natalizia dell’ultimo mese dell’anno. Ferve l’attività riguardante i contatti: a dicembre si è raggiunta una media generale di 968 per concessionaria (contro i 530 di dicembre), con l’aumento più consistente che riguarda quelli realizzati online, oltre 580 contro gli appena 100 di dicembre. Decollo verticale delle visite sulle pagine social/internet che registrano un traffico senza precedenti da quando abbiamo cominciato a conteggiarli: oltre 4.700 di media. Crescita esponenziale anche dei lead, oltre 180 di media, con una percentuale di conversione in contratto raddoppiata rispetto al mese precedente, 16,7%. In crescita anche la quota di preventivi convertiti in contratto, 22,2%, un punto in più rispetto a dicembre, e aumenta di conseguenza anche la media venditore, di ben 4 unità rispetto al mese precedente. Fra i modelli più venduti in concessionaria la Volvo XC40, la Skoda Kamiq e la Opel Corsa. Riguardo la previsione di febbraio il Panel, sempre abbastanza cauto, si esprime positivamente indicando un valore non a doppia cifra, +7,10%, d’altro canto la prudenza di questi tempi è d’obbligo, anche se il confronto, anche in questo caso e come nei mesi precedenti, avviene con un mese, febbraio 2022, che risulta essere il secondo peggior febbraio dal 1980, con sole 110.915 consegne. Considerando che nel confronto c’è anche una parità di giorni lavorativi, la crescita, alla luce di tutti questi fattori, dovrebbe essere sostanziale. Staremo a vedere. Nonostante gli ottimi risultati di gennaio, il pronostico sulla raccolta ordini in concessionaria è contenuto, +1,95%, così come lo è anche il ricorso previsto alle km0 (4%). Auto ad alimentazione alternativa previste intorno al 41% del totale mercato.
Il panorama nazionale degli sconti di gennaio non offre particolarità di rilievo, ove tutte le variazioni rientrano intorno al mero punto percentuale: gli sconti per le Benzina aumentano di 0,72 punti, così come crescono di qualche decimale in più le Alternative, +1,03 punti rispetto a dicembre 2022. Lieve diminuzione invece per le auto a gasolio, -0,27 punti. Nelle aree geografiche le variazioni più evidenti riguardano le auto ad alimentazione alternativa al Nord (+1,65 punti) e nel Sud/Isole (+1,50) e le Diesel, che scendono di 1,28 punti nel Nord Italia.
Il Diesel continua il suo procedere altalenante, riprendendosi dalla flessione di fine 2022, segnando, a livello nazionale, aumenti di 1,93 punti per le consegne e di 3,7 punti per gli ordini. All’insegna del segno più anche la situazione nelle aree geografiche, specialmente nel Sud/Isole, dove si registrano quasi 12 punti di crescita sia per le consegne (+11,75) sia per gli ordini (+11,33), e al Centro con quasi 10 punti e mezzo di aumento per le consegne. L’unico valore in discesa è quello delle consegne al Nord, dove si registrano -1,66 punti su dicembre 2022.