Panel, l’attesa per gli ecobonus prosegue. Aprile, stima per un calo a due cifre
Mercato dell’auto in caduta libera anche a marzo con livelli di vendite che non si registravano così bassi da oltre 40 anni. È il prezzo che l’automotive italiano sta pagando a causa dell’annuncio relativo all’introduzione degli incentivi fatto dal Governo all’inizio di marzo, al quale, soprattutto a causa dello scoppio del conflitto russo-ucraino, ha fatto seguito una conferma solo il 6 aprile, con il ricalcolo delle quote, e delle tempistiche, destinate al settore. Un trascinarsi della situazione che non mancherà di influenzare anche le vendite di aprile, già gravate da due giorni lavorativi in meno rispetto ad aprile 2021. Per l’effettiva partenza degli incentivi ci sono infatti da attendere i tempi tecnici di registrazione alla Corte dei Conti e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In linea generale, per il 2022 sono stati stanziati 650 milioni di euro, invece degli iniziali 700. La stessa cifra andrà a sostenere il settore anche nei prossimi due anni. La nota positiva del mese è l’ottima performance previsionale del Panel che, in un momento così difficile, con un’infinità di fattori che possono influenzare le vendite, tanto per citarne due, il Covid e la guerra, si è avvicinato di molto con il suo pronostico al totale ufficiale delle immatricolazioni (-24,4% la previsione, con uno scostamento di soli 5 punti dal -29,7% registrato dal mercato). Per il resto la crisi si avverte tutta nei risultati del sondaggio di marzo: la raccolta ordini rispetto allo stesso mese del 2021 segna il -35,33%, e anche quella sul mese precedente, che dall’inizio dell’anno era in crescita, scende dell’8,67%. Diminuisce di un’unità, rispetto a febbraio, la media mensile venditore. In flessione del 50% il numero dei contatti realizzati, e scendono di 200 unità di media i contatti via social. Diminuiscono i lead, ma si alza la percentuale di realizzazione contratto, passando dal 5% di febbraio all’8,6% di marzo così come diminuisce il tempo necessario per la chiusura di un contratto, dai 17 giorni di febbraio ai 12 di marzo. Fra le auto più vendute in concessionaria la Peugeot 208, la Ford Puma e la Volvo XC40. Sempre molto alti tempi di consegna i quali, già a partire da ottobre 2021, si sono attestati intorno ai 130 giorni. Momento difficile, quindi, e altrettanto complicato deve essere stato anche cimentarsi con la previsione di aprile: i due giorni lavorativi in meno, uno dei quali dovuto alla pausa pasquale, nonché i fattori già citati: incentivi non ancora partiti, la pandemia, la guerra e l’incertezza generale dei consumatori. Il nostro Panel si è espresso in sostanza bissando la stessa previsione dello scorso mese. Secondo i nostri Concessionari le consegne di aprile saranno 110.195 per una diminuzione del 24,13% sullo stesso mese dello scorso anno. In aumento rispetto a marzo, la quota % prevista di immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa, la percentuale prevista dal Panel è del 33%, ancora lontana, tuttavia, da quella che è la realtà del mercato: a marzo la quota percentuale di auto ad alimentazione alternativa ha superato, infatti, il 50%.
Altalenante il panorama degli sconti di marzo, con diminuzioni, a livello nazionale, sia per le auto a benzina (-1,57 punti rispetto a febbraio), sia per le diesel (-0,51). In aumento di 1,33 punti percentuali, invece, le agevolazioni per i veicoli ad alimentazione alternativa. Nelle aree geografiche spicca il segno meno che colpisce tutte le alimentazioni nelle regioni del Centro, ove, in particolare, il diesel accusa quasi quattro punti in meno. Forte riduzione degli sconti per le auto a benzina nel Sud/Isole, con oltre 5 percentuali in meno, rispetto al mese precedente.
Diesel sempre imprevedibile, dopo il calo di febbraio rialza la testa segnando, a livello nazionale, ben +6,1 punti di consegne e +2,2 punti di ordini. Regna il segno positivo anche nelle aree geografiche, in particolare al Centro, dove si registrano ben 9 punti in più di consegne e oltre 5 punti in più di ordini su febbraio. Importante anche la crescita degli ordini al Nord, con oltre 5 punti in più sul mese precedente. L’unico segno negativo del mese rilevato, è quello relativo agli ordini nel Sud-Isole, -3,3.