Aprile segna un’altra crescita tendenziale a doppia cifra di generose dimensioni, +29%, anche se le considerazioni da fare sono sempre le stesse: primo, il confronto si è compiuto con uno dei peggiori mesi di aprile dagli anni ’80 del XX secolo a oggi, superiore in volumi solo all’aprile 2020, quello del lockdown; secondo, si potrebbe fare di più, come asserito da Unrae che sollecita “una riformulazione degli incentivi, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno”. Unrae rivede anche le stime di fine 2023, proiettando una crescita dell’11,6%, pari a circa 1.470.000 unità. Segnali contrastanti dalle concessionarie dei nostri Panelisti: a fronte di una previsione dell’11% di crescita degli ordini, il risultato di aprile è poi stato un mero +1,3% su aprile 2022. Pesante, invece, la flessione su base congiunturale, con quasi 11 punti e mezzo in meno rispetto a marzo. Di buono c’è che la percentuale dei preventivi convertiti in ordini è ritornata, almeno per il mese in questione, a oltre il 26%, un livello che non si vedeva da prima del Covid. In leggero calo la media generale dei contatti realizzati nel mese, passati dagli oltre 700 di marzo ai 625 di media di aprile, con crollo dei clic su siti internet e pagine social. Di contro risorgono i lead che, pur dimezzandosi nella raccolta rispetto al mese precedente, registrano una crescita di conversione in contratto di quasi due punti percentuali, attestandosi a una quota del 6,8%. Tornano a risalire, anche se di poco, i tempi di attesa per le consegne, di nuovo sopra i 130 giorni. Diminuiscono invece in maniera consistente, da 16 a 11, i giorni necessari per la risoluzione di un contratto in concessionaria, a partire dal primo contatto col cliente, fino alle firme. In diminuzione di 2 unità le vendite medie per venditore. Fra le auto più popolari in concessionaria, questo mese troviamo la Ford Puma e la Fiat Panda. Da rilevare, anche su segnalazione di qualcuno dei nostri Panelisti, una risalita imponente delle km0, il cui ricorso, a fronte di una previsione dell’11% per aprile, ha sfiorato il 20%, anche questo un livello che non si vedeva da tempo. Anche per maggio è prevista una quota alta, 18%. Relativamente al mercato nazionale, invece, il Panel rimane sempre cauto, ma ottimista, pronosticando anche per questo mese una crescita a doppia cifra, +13,37%, per 137.570 consegne. E sì che anche questa volta ci si va a confrontare con il peggior maggio degli ultimi 40 anni, quello del 2022 - quando si immatricolarono 121.346 autovetture - fatto escluso solo maggio 2020, alle prese con i problemi scaturiti dalla pandemia. Riguardo alle vendite di auto ad alimentazione alternativa, la previsione di aprile, 40,3%, si è rivelata lontana dalla realtà, per le vendite di veicoli alternativi, sigla che comprende ibride, ibride plug-in, elettriche pure ma anche auto alimentate a Gpl e metano, ci aggiriamo ormai intorno a quote superiori al 50%. Migliore quindi la previsione per maggio, 46,84%.
Ad aprile emerge, a livello nazionale, una tendenza al calo degli sconti, con mezzo punto in meno rispetto a marzo per le Benzina, -1,2 punti per le Alternative e la perfetta parità per gli sconti le Diesel. Nelle aree geografiche questo trend risulta ancora più evidente, col regno del segno meno sia al Centro, con una diminuzione media di due punti e mezzo per tutte le alimentazioni, sia nel Sud/Isole che segna un calo di 2 punti di media. Le Alternative, in negativo anche al Nord di un punto percentuale, dove però si registrano gli unici due aumenti del mese, con +1,6 punti per le Benzina e +1,7 per le Diesel.
Terzo mese consecutivo di diminuzioni per il Diesel, a livello nazionale, con quasi mezzo punto in meno per le consegne e quasi 3 punti in meno, rispetto al mese precedente, per gli ordini. In caduta libera la situazione al Centro Italia, dove i punti in meno sono quasi 12 per le consegne e oltre 13 per gli ordini, scenario solo parzialmente ammortizzato dalle performance del gasolio al Nord, con +3,7 e +0,4 punti in più per consegne e ordini rispettivamente e nel Sud/Isole, +1,6 punti di consegne e +2,5 di ordini rispetto a marzo.